La Val Borbera presenta diversi spunti per una breve visita in cui scoprire nuovi luoghi. A partire dal suo imbocco, in quel di Borghetto di Borbera. Luogo in cui trovo l’antico Oratorio dedicato a San Michele Arcangelo.

Le origini della chiesa di San Michele risalgono al X-XII secolo, quando l’arte romanica è fiorente. La datazione è riscontrabile nel paramento murario e nell’abside, mentre la facciata rivela rifacimenti successivi.

Infatti, il corpo più antico, la porzione absidale e centrale, di stile romanico, risale ai secoli XI e XII. Esso presenta una muratura in conci non regolari a vista, interrotta da monofore e lesene aggettanti e coronata da piccoli archetti ciechi in muratura, ai quali è sovrapposta una architrave a gola semplice in blocchi di arenaria. Il corpo anteriore è una aggiunta o un rifacimento di epoca molto più tarda.

E’ ad una sola navata terminante con un abside e la navata ha una copertura a travi e capriate. Notevoli la semplice abside e il campanile. Nel catino absidale è conservato un affresco del 1579 di autore anonimo per conto dei signori Pierino, Nicola, Biasino eredi di Francesco Vergagni ad onore di Dio e della Beata Vergine e di San Michele. L’affresco è raffigurante Cristo in Croce con ai lati San Michele che uccide il drago e Maria con S. Marta , o da leggersi Maria e le pie donne.

All’interno dell’oratorio, a sinistra dell’abside, un affresco della Vergine Lauretana. Si pensa che a spingere l’autore ed affrescare questa figura sia stato il fatto che a nord dell’oratorio stesso,in località Pro-San Martino, nell’anno 1672, il 7 luglio veniva eretta una cappella in cui fu dipinta la B.V. Lauretana, avente a lato San Cipriano vescovo e a sinistra San Martino vescovo a destra. Nel 1868 tale cappella poi venne ampliata e conosciuta sotto il nome di Madonna Cà del Bello e vi si celebra il 5 agosto la festa della Madonna della Neve.
Nel 1972, l’oratorio fu dotato di una statua lignea dell’Arcangelo, opera dell’artigianato trentino.

G.Rossi, Notizie Storici-religiose dell’oratorio di San Michele in Borghetto di Borbera,Arte Grafica,p.8-16

SanMichele

Fuori dall’oratorio si legge:

“Oratorio romanico del XI–XII secolo con schema a navata unica (l’antica cella monastica) completata da un’abside. Le pareti sono costituite da una muratura in pietra irregolare e scandite da archetti ciechi e lesene verticali tipici dell’icono-decorazione longobarda; la scansione con ritmi a due e a tre va riferita alla duplice natura umana e divina di Cristo e alla SS. Trinità.
Il nome di San Michele compare in un documento del 16 Settembre 1314 ove l’Abate benedettino di San Pietro in Molo elegge Rettore dell’Oratorio il chierico Opizzino Ramerio.
Nel 1576 il Visitatore Apostolico per la Diocesi di Tortona Ordina la realizzazione di due finestre nell’abside, nuovi ingressi, nuovi intonaci e un nuovo tetto.
Nel 1579 i Signori Vergagni fanno eseguire un affresco nell’emiciclo con le figure del Crocifisso, della Madonna e di San Michele Arcangelo.
Il frammento di affresco venuto alla luce durante i lavori di restauro del 2002, come anche le parti di intonaco dipinto presenti sugli archetti della parete sud, risalgono ai Secoli XI-XII”

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