Di Garbagna, uno dei Borghi più Belli d’Italia, ho già scritto, e rinnovo la mia convinzione che sia una località da visitare e scoprire. Poi da riscoprire ogni volta per angoli sempre nuovi non ancora visti. Ho già scritto, circa quattro anni or sono, del Santuario della Madonna del Lago, che si trova proprio nelle vicinanze del paese.

La Madonna del Lago a Garbagna | Storie di Territori

Ci sono tornato di recente per arrivarci a piedi, una volta parcheggiata l’auto.

Come scrissi a suo tempo, esistevano, una volta, quattordici cappelle della Via Crucis lungo l’antica strada che sale al Santuario. Nel 1828 venne costruita l’attuale, più comoda, e le cappellette furono sostituite da croci in ferro.
Ora le croci non esistono più e rimane solo una cappelletta all’inizio salita.

La salita è dolce, non faticosa e si arriva presto ad un percorso quasi pianeggiante.

Per chi andasse al Santuario per la prima volta troverà di certo utili informazioni che riguardano la sua origine ed un percorso successivo da farsi, sempre in cammino.

La costruzione del Santuario della Madonna del Lago, ci riporta ai tempi delle lotte tra Guelfi e Ghibellini. Nel 1341 la Madonna, apparendo ad una pastorella muta dalla nascita, avrebbe assicurato a tutta la popolazione la pace se fosse stata eretta una chiesa in quel luogo.

La ragazza, acquistata improvvisamente la parola, corse in paese ad annunciare il desiderio della Madonna; venne così costruita una cappella e come per miracolo ritornò la pace.

Da allora la cappella divenne meta di pellegrinaggi nei venerdì del mese di maggio, mentre la festa principale avviene il terzo venerdì, con una grande processione.

Dal santuario della Madonna del Lago, il percorso prosegue attraversando boschi misti di castagno e rovere fino ad incrociare il sentiero 139 (La Via dei Mercanti), una sterrata che collega Avolasca m 409 s.l.m. Alkla vetta del Monte Gropà m 1446 s.l.m.

Giunti alla strada sterrata si prosegue a sinistra in direzione Sud e si ragginge in pochi minuti la quota del Monte Trassa m 510 s.l.m.

Questo luogo vale una visita, non foss’altro per la dedica alla REGINA PACIS

In fronte al Santuario è posta una lapide che ricorda la costruzione della facciata eseguita con la donazione del GRUPPO ALPINI VAL GRUE e la collaborazione dell’arciprete don Lino Tamburelli

1 commento

  1. ci sono stato molti anni fa e con l’automobile ho anche fatto delle foto ma non le trovo sarà il caso che ci devo ritornare ciao Carlo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.