Ci siete già stati al Passo della Bocchetta? Qualcuno dirà di si, altri chiederanno dove si trova? E’ un crocevia tra la Provincia di Alessandria e la Provincia di Genova, Tra il Piemonte e la Liguria. Il Passo della Bocchetta è un valico dell’Appennino ligure posto a quota 772 m s.l.m. lungo la strada che collega Campomorone con Voltaggio ovvero la val Polcevera con la Val Lemme, denominata strada provinciale 5 della Bocchetta nella tratta genovese (ligure) e strada provinciale 160 della Val Lemme nella tratta alessandrina (piemontese). Vari studiosi pongono il confine geologico tra le Alpi e gli Appennini in corrispondenza del valico.

Il passo è collocato sul confine del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo.

È un valico storico poiché da queste parti passava la romana Via Postumia, fatta costruire nel 148 a.C. dal console romano Postumio Albino.

Io ci sono andato stabilendo come tappa iniziale il paese di Voltaggio; da lì occorre proseguire seguendo le indicazioni per il Passo della Bocchetta verso Genova. A meno di 6 km dopo Voltaggio si trova la frazione Molini.

Superata la frazione Molini occorre proseguire oltre, si troveranno cartelli in legno con scritto Regione Piemonte. Si va oltre ancora, immergendosi in una pineta molto bella. La strada da percorrere è comoda e si giunge all’intersezione con l’Altavia dei Monti Liguri, si trova infine il Passo della Bocchetta, mentre su una deviazione poco prima dell’arrivo si può deviare verso i Monti Leco Taccone e Figne.

Arrivati a destinazione, si può scegliere di scendere verso Campomorone oppure si può sostare su un’area attrezzata con panchine e tavoli, in pietra e in legno. E da lì si può anche godere di un vista all’infinito fino a vedere il mare.

L’antico tracciato romano valicava l’Appennino poco distante, a levante dell’attuale passo, in corrispondenza dei pianori denominati “Pian di Reste”, proseguiva quindi verso Nord seguendo la sommità del crinale tra la val Lemme e la valle Scrivia sino a Fiaccone e oltre.

La strada tuttora in uso fu costruita nel XVI secolo ed era una delle tre vie di transito autorizzate dalla Repubblica di Genova per il trasporto delle merci.

L’esigenza di una strada, che rendesse più agevoli i diversi sentieri e multattiere medievali delle “vie del sale”, portò a una delibera del Senato della Repubblica di Genova nel 1583, che incaricava tre esponenti della oligarchia genovese, (un Doria, uno Spinola ed un Sauli), perché negoziassero con il Banco di San Giorgio i finanziamenti per la costruzione di una nuova strada, che andasse da Pontedecimo a Voltaggio.

La strada fu aperta nel 1585 su un tracciato di valico diverso da quello dell’antica Via Postumia, in quanto valicava l’Appennino seguendo il fondovalle anziché seguire i percorsi di crinale (come quello che da Pian di Reste conduceva a Fiaccone).

Nel 1771 il doge Giovanni Battista Cambiaso ammodernò il tracciato della strada, che fu resa idonea al passaggio di carri e carrozze per tutta la sua estensione da Sampierdarena a Novi Ligure: la strada, che rappresentava all’epoca il valico di gran lunga più agevole e moderno per l’Oltregiogo, fu quindi anche detta “Via Cambiagia”.

La strada perse importanza in seguito alla costruzione della regia strada dei Giovi aperta nel 1823.

Questa strada in ogni epoca favorì lo spostamento veloce di truppe ed eserciti da e verso Genova.

Il Passo della Bocchetta fu reso celebre da Fausto Coppi durante le sue memorabili scalate del Giro dell’Appennino tanto che sul valico è stata posta una stele, in ricordo della sua ultima vittoria, con l’effigie del Campionissimo. A Fianco al grande Campione del ciclismo c’è anche il ricordo di Luigi Ghiglione, che organizzava il Giro dell’Appennino.

Il passo della Bocchetta è attraversato anche dall’itinerario escursionistico dell’alta via dei Monti Liguri.

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