La Valle del Curone, conserva nella piccola frazione della Madonnina nel Comune di Brignano, un piccolo Santuario dedicato alla “Madonna della Casa”. Chissà quante volte mi è capitato di passare sulla strada che da San Sebastiano porta a Tortona. E chissà quante volte ho visto quel piccolo campanile senza dargli importanza più di tanto. Appena prima di Brignano Frascata, in un piccolo nucleo abitato chiamato Madonnina, ho svoltato a sinistra proprio per la curiosità di vedere cosa c’è sotto quel piccolo campanile.

Ecco una chiesetta dalla dimensione di un oratorio di campagna. La porta è chiusa e me ne dispiaccio perchè avrei voluto entrarci per vedere dentro. Un uomo del posto si avvicina e dice: “Vuole entrare? Vado a prenderle le chiavi e le apro”. Rimango stupito da tanta gentilezza e ne approfitto per entrare.

E’ un piccolo Santuario edificato vicino al sito dove apparve la Vergine Maria ad un pastorello quindicenne (di cui si ignora il nome) nella prima decade di settembre del 1656. L’edificio, visibile dalla strada Provinciale che attraversa il borgo, è un vero sacello mariano.

Il Santuario Madonna della Casa fu edificato nel 1656 sui resti di una preesistente chiesa, quella di Sant’Anna, citata con questo nome nel 1604, e già esistente nel XV secolo.

Le notizie storiche qui riportate, sono state reperite da un libriccino scritto nel 1956 da Don Giovanni Repetto, per celebrare il terzo centenario dell’ Apparizione della Madonna, avvenuta nei giorni otto, nove e tredici settembre del 1656 in località chiamata allora “Alli Boschi Grandi” (attualmente Madonnetta) in Brignano Frascata, vicino ad una cappella dedicata a Sant’Anna, situata su un antico percorso viario che da Dernice portava a Genova. Durante l’evento prodigioso, la Madonna chiese al giovane veggente, che venisse eretta una chiesa in suo onore denominandola “Madonna della Casa”, per pregare il Signore, attraverso la Sua intercessione.

L’attuale Santuario, ampliato come abbiamo letto nelle note storiche, inglobando l’antica cappella di sant’Anna, presenta un prospetto caratteristico del barocchetto-lombardo, intonacato e dipinto con colori tenui, è ornato da due eleganti lesene a fasce bianche e grigie, che terminano sotto al timpano sormontato dalla statua della Madonna. Al centro un’apertura lobata per l’illuminazione della navata; il portale d’ingresso è arricchito da due esili colonnine che delimitano ad ogiva un sottostante delicato affresco che raffigura l’evento prodigioso. Ai lati due semplici finestre rettangolari. Il campanile basato tra la sacrestia e la navata, mostra un’apertura cruciforme sotto alla cella campanaria cuspidata e sormontata dalla croce.

All’interno, l’aula ad oratorio impostata su ritmi limpidi e simmetrici, intonacata e dipinta con colori pastello, è coperta da volta a botte innervata da vele. Alle pareti laterali è rinforzata da paraste con modanature che segnano l’apertura delle due cappelle iniziali e delle due finestre laterali, completandosi nell’arco trionfale che delimita la zona presbiteriale. L’arco che determina il vano absidale, punto centrale della navata, espone l’affresco che narra l’evento prodigioso, dipinto nel 1953 dal pittore di Vigevano Francesco Mazzucchi. L’artista nell’affresco, adotta uno stile di facile lettura, che dona un tono di mistico raccoglimento all’aula della chiesa, dipingendo nell’ora del tramonto, la Vergine con una veste candida, che invita il pastorello alla preghiera. Al centro dell’abside, sopra l’altare maggiore, un trittico in stucco formato da tre elementi a nicchia incorniciati da palmette intrecciate e sormontato da quattro angioletti che sorreggono sul pannello centrale, la corona taumaturgica della Vergine, affrescata nel pannello centrale, nell’iconografia della “Madonna del Latte”. Mentre a sinistra troviamo San Desiderio martire e vescovo, patrono di Brignano, e a destra san Sebastiano, martirizzato.

L’opera di autore anonimo, datata al secolo XVII, per i caratteri stilistici che presenta, raffigura al centro, la Vergine nutrice che allatta il Bambino al seno, l’affresco è dipinto con tocchi rapidi e sicuri, la Madonna è rivolta verso il fedele, offrendo un messaggio di pace e di quotidianità, il santo Bambino, avvolto in una veste candida, si alimenta come ogni bambino, ma – i Padri della Chiesa e i testi liturgici ricordano che l’allattamento di Gesù è stato per la Vergine un grande onore che le è toccato, ci troviamo di fronte al mistero della duplice natura umana e divina del Cristo.

Nel 1956 fu rifatto il campanile con una particolare struttura d’acciaio e vennero sostituite anche le campane. L’iperdulia della Vergine continua nelle pareti della navata, a destra vicino all’abside, con il quadro rappresentante l’Educazione della Vergine, proseguendo a lato troviamo la cappella dell’urna di Maria Bambina, delicato simulacro dedicato all’infanzia della Vergine. Nella parete di sinistra, la cappella in onore della Madonna della Casa, presenta l’evento rappresentato dalla statua della Vergine mentre parla al pastorello. Attorno sono appesi numerosi exvoto che testimoniano i miracoli ricevuti grazie all’intercessione della Madonna taumaturgica. La visita al Santuario della Madonna della Casa, di Brignano volge al termine, ma il culto di Maria presente in questa chiesetta, resterà a lungo nei nostri cuori, perché la Vergine nei momenti di necessità è sempre presente per aiutarci e consolarci.

Le informazioni sono tratte dal sito http://www.circololunassese.it/

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