La situazione idrica è grave e seria, i bacini sono al minimo e tanti torrenti sono vicini alla secca. Le conseguenze sono le necessarie limitazioni al consumo domestico, chiaramente ci sono problemi per le produzioni agricole e, non si esclude, anche la sofferenza della fauna ittica.

I livelli idrometrici di riferimento, secondo i dati Arpal, sono preoccupanti. Non piove da tempo ormai. E, quando torneranno le piogge autunnali, ne servirà parecchia d’acqua a riportare i livelli alla normalità: sarebbero necessarie piogge lunghe e abbondanti perché gli invasi sono a secco da troppo tempo.

Stamattina, a Novi Ligure, sono sceso al Museo del Maglietto fino al letto del corso d’acqua. Ebbene, non c’è acqua! Qualche pozza in via di prosciugamento.

E’ desolante, credetemi. Bisogna andare a vedere per rendersene conto.

E con la secca che c’è si vede in superficie ogni tipo di rifiuto; il corso d’acqua come una grande discarica a cielo aperto.

Altroché AMBIENTE SCRIVIA!

Ma ho fatto di più, sono andato a vedere come si presenta il letto della Scrivia dal ponte tra Pozzolo Formigaro e Villalvernia.

Ebbene, lì sotto l’acqua c’è, non tanta, ma qualcosa ancora si vede. E c’è tanta vegetazione, praticamente un bosco in mezzo al letto.

E questa situazione fa da contraltare a quanto si può vedere molto più a monte.

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