Col passare del mese di luglio si avvicinano le fatidiche notti delle stelle cadenti. Ognuno di noi ha di certo un luogo preferito dove appostarsi per mettersi in attesa dello spettacolo offerto dal cielo in certi periodi.

Ecco, oggi sono andato in un luogo che conosco da tanto tempo, ma che non ho mai avuto occasione di visitare. Parlo dell’ Osservatorio Naturalistico Astronomico di Casasco.

Per arrivarci si percorre l’Autostrada Milano-Genova o Torino-Piacenza e si esce a Tortona. Si continua poi per la Strada Provinciale per Caldirola; superata la Frazione Giarella, giunti al bivio si svolta a destra seguendo le indicazioni per Casasco. Si prosegue fino al bivio per la frazione Magrassi dove, a sinistra, dopo il cimitero, è visibile l’Osservatorio.

Per dirla tutta, la mia intenzione primitiva era quella di contattare un referente del sito per poter fare una visita guidata, così da comprendere meglio le peculiarità del luogo. Il mio contatto, sentito telefonicamente, mi ha detto che dal lockdown il sito è chiuso, ma stanno pensando di riaprire a breve, comunque non prima di aver igienizzato gli ambienti. Ad ogni buon conto, mi ha consigliato di fare comunque una visita in piena autonomia.

Così ho fatto.

L’Osservatorio Naturalistico Astronomico di Casasco è nato nel 1997 ad opera di privati i quali si sono costituiti nell’Associazione Astronomia e Ambiente.

Dal 2004 al 2015 è stato gestito dalla locale Comunità Montana attraverso un Consiglio di Amministrazione di sua nomina. Dalla fine del 2015 l’Osservatorio è ritornato in gestione all’Associazione Astronomia e Ambiente.

L’Osservatorio serve a sviluppare, attraverso convenzioni, attività di supporto didattico alle scuole, dalle elementari alle superiori operanti nel territorio alessandrino con prospettive di estensione a zone limitrofe; a fornire, in accordo con le istituzioni universitarie, supporto tecnico-logistico ad attività didattiche e di ricerca; a fornire agli Enti territoriali locali, alle loro Organizzazioni di promozione, alle strutture ricettive ecc. occasioni di richiamo turistico qualificato; a fornire alla popolazione iniziative culturali in settori in grado di suscitare interesse.

Purtroppo mi sono perso la vista di importanti attrezzature di cui è dotato, come un Telescopio catadiottrico da 400 mm automatico e gestibile a distanza, in postazione fissa nella cupola rotante destinato a riprese nel profondo cielo ed a misurazioni e ricerche astrometriche con sistema ad alta sensibilità di ripresa elettronica; oppure un Telescopio catadiottrico da 300 mm automatico destinato ad osservazione visuale per attività didattico-divulgative, in postazione semifissa esterna; oppure un Telescopio rifrattore apocromatico da 102 mm per osservazione e riprese planetarie; apparati per osservazione solare diurna in luce bianca e H alfa; uno spettroscopio per attività didattiche; un sistema di videoproiezione in sala di immagini anche in ripresa diretta dal telescopio.

Mi riprometto di tornare alla riapertura

Per maggiori info potete visitare il sito http://www.astroambiente.org/

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