A Godiasco, sulla piazza, lungo la via Cagnoni, oltre alla chiesa antica, si affaccia l’elegante Palazzo Malaspina, dimora signorile della famiglia, attualmente di proprietà privata.

Il Palazzo Pedemonti Malaspina è da tempo in vendita. Un’immobiliare milanese sta cercando di piazzare sul mercato lo storico edificio di proprietà degli eredi della nobile famiglia dell’Oltrepo.

Storie di Territori lo ha visitato, su gentile invito della signora Anna Parini Majola – che ne è proprietaria – ed il signor Alberto Sorrentino, per l’occasione a fare da cicerone e guida.

Edificato nel XVI secolo dal marchese Cesare Malaspina, è un edificio dichiarato di particolare interesse storico culturale, ubicato nel centro storico di Godiasco, comune di antiche origini nell’Oltrepò Pavese, in adiacenza alla chiesa di S. Siro alla quale è unito tramite un passaggio sospeso, creando con essa un insieme architettonico articolato ed unitario.

Il palazzo è disposto su tre piani e un piano interrato, appare come una serie di corpi di fabbrica, con linee architettoniche uguali che conferiscono un carattere unitario, tanto da sembrare una sola ed ininterrotta e movimentata facciata. L’accesso all’edificio principale è costituito da un grande portale ad arco a tutto sesto ed un androne con copertura a botte i quali immettono nell’atrio da dove si trova un’importante scala barocca, con balaustri dalle tipiche forme dell’epoca.

Varcato il portone d’ingresso si attraversa un androne con volta a botte a intonaco e pavimento originale in cotto.
Da questo si accede all’attigua “Sala dei dipinti”. Si tratta di un ambiente con pianta rettangolare, pavimento originale in cotto e soffitto a padiglione affrescato. Gli stipiti e la porta d’ingresso sono originali.
Attraversando in senso longitudinale l’androne, si giunge nell’ampio giardino.

Proprio qui, a dire il vero, il luogo lascia appena intravedere l’antica bellezza, seppure incanta il senso della storia che cela in esso. Dal giardino, una breve scalinata conduce alle cantine sottostanti.

La visita è stata tutta a salire su per le scale ed ogni piano presentava antichi saloni, alcuni arredati, fatti di chiaroscuri per le luci che talvolta rendevano poco chiari gli ambienti.

Pare giusto ricordare che è trascorso piu di un decennio da quando ci fu l'iniziativa di far diventare l'antico palazzo Pedemonti Malaspina il fiore all'occhiello per la promozione culturale della Valle Staffora. A lanciare la sfida fu il Comune di Godiasco, affiancato da ente montano e dai comuni di Rivanazzano Terme e Varzi. Costituirono il «comitato pro Fondazione museo palazzo Pedemonti Malaspina», che si poneva come obiettivo la costituzione di una fondazione destinata ad acquistare e ristrutturare l'edificio per realizzarvi un museo multimediale nell'ambito di un centro studi malaspiniani. A quanto si sa l'iniziativa non andò oltre.

Alcune foto possono rendere l’idea del luogo che è visibile da fuori, ma non visitabile al suo interno.

1 commento

  1. Un servizio molto bello con belle foto. Un palazzo nobiliare da cui per 3 o 4 secoli è stata governata una parte importante dell’Oltrepo. Poi, lentamente, l’oblio. Tocca a chi ha interesse per il territorio farlo conoscere, questo ed altri monumenti e altre vestigia di un passato troppo trascurato.
    Lei ha fatto e sta facendo tanto

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