A partire dal prossimo 1° febbraio 2023 si terranno, presso l'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta” di Serravalle Scrivia, situato in via San Rocco,1, un ciclo di incontri denominati “I mercoledì della salute”.

Lo scopo di questi incontri è quello di promuovere l’associazione “Il Tiretto col cuore” con sede a Novi Ligure che si occupa di persone afflitte da fragilità psicologiche e problemi di relazione. L’iniziativa di altissimo profilo vanta il patrocinio del Comune di Serravalle Scrivia, della Provincia di Alessandria, dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte e Valle d’Aosta, dell’associazione nazionale “Donne Medico Italiane”, dell’Auser Insieme per Serravalle e dell’Auser provinciale di Alessandria e del Basket club di Serravalle Scrivia oltre che alla rivista online dell’Associazione Culturale serravallese Chieketé.

L’associazione “Il Tiretto nel cuore” ha ideato attraverso “I mercoledì della salute” un percorso divulgativo di medicina sociale rivolto alla cittadinanza oltreché, naturalmente, a chi opera nei servizi sociosanitari e, in particolare ai medici di base. Tuttavia, determinando tali spettri patologici anche un forte impatto sulla società nella quale si sviluppano, gli organizzatori si rivolgono, inoltre, ai giornalisti e ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, affinché intervengano per proporre il proprio fondamentale patrimonio di esperienza sul campo.

Il progetto

Il progetto “I mercoledì della salute” si svilupperà attraverso una serie di incontri programmati in appuntamenti serali che, grazie alla logistica messa gratuitamente a disposizione dalla Dirigenza Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta”, si terranno presso:

  • l’aula magna della scuola in via San Rocco,1 a Serravalle Scrivia (AL)
  • – durante otto mercoledì consecutivi a decorrere dal primo febbraio 2023 – dalle ore 17.00, alle ore 19,00. (Il 1° febbraio l’inaugurazione avrà inizio alle ore 16.00).

Nelle mattine di:

  • sabato 11 febbraio e sabato 25 marzo 2023,
  • dalle ore 09.00 alle ore 13.00

Scopo fondamentale di queste serate è quello di sensibilizzare il pubblico presente sul danno enorme che il pregiudizio sociale verso determinati tipi di malattia (quella mentale su tutte, ma non meno stigmatizzate sono, per esempio, anche l’obesità e l’anoressia), provoca a quanti già soffrono per le gravi patologie da cui sono afflitti.

Un atteggiamento sbagliato e privo di alcun fondamento scientifico che, lontano da ogni più elementare forma di solidarietà umana, contribuisce a relegare le Persone malate ai margini della Comunità in cui vivono, negando loro i basilari diritti di uguaglianza tra tutti i cittadini previsti dalla nostra Costituzione.

L’obiettivo

Il tratto qualificante dell’iniziativa, tuttavia, è che questa non tende a una mera raccolta di fondi, pur necessari all’acquisto di farmaci, o altri beni mobili. La cura che l’Associazione “Il Tiretto col cuore” somministra ai propri assistiti, infatti (e per quanto si tratti di un valore fortemente concreto), consiste più semplicemente in un’idea: il lavoro.

Un’occupazione che sia fissa, continuativa e in grado soprattutto di fare Comunità: dove i soggetti dei quali ci si prende cura possano sentirsi Parte e non ospiti a tempo. Detto in uno slogan: Il lavoro non è un passatempo. Una precisazione che può sicuramente apparire banale, ma che si rende invece necessaria in quanto a coloro che soffrono di malattie legate al disagio mentale, il lavoro viene quasi sempre proposto come “terapia d’occupazione”: ossia una forma di impiego inteso non già come gratificante attività lavorativa vera e propria, bensì come un semplice passatempo inteso appunto a far trascorrere le ore. Il metodo. Avviare al lavoro vero i soggetti fragili, però, ha un costo molto elevato sia in termini di formazione, sia di gestione contabile e amministrativa precedente e successiva all’assunzione.

Per questo l’Associazione predetta ha raccolto e messo a disposizione i propri capitali, vincolati in un fondo bancario costituito ad hoc, col quale far fronte alle tante spese indispensabili ad avviare al lavoro quanti soffrono delle patologie psicologiche, perseguendo in tal modo il focus della nostra quotidiana battaglia.

L’associazione “Il Tiretto col Cuore

Appena nati, nel 1999, si chiamavano “Il Tiretto”. Poi, però, nel 2019 hanno deciso di metterci ancora più passione e sono diventati “Il Tiretto col Cuore”. Sono un’Associazione di volontariato con sede a Novi Ligure, che si prende cura di quanti sono affetti da fragilità psicologica e delle loro famiglie, secondo i dettami della rivoluzione voluta da Franco Basaglia nell’ormai lontano 1978.

Dopo i primi anni in cui si sono impegnati presso la Comunità Alba Chiara di Voltaggio, in attività creative (pittura, ceramica, falegnameria …), collaborando con il Dipartimento di Salute Mentale di Alessandria, hanno iniziato un’attività riabilitativa aprendo due Gruppi Appartamento, ossia due civili abitazioni in Novi Ligure dove ospitare otto persone con fragilità psicologiche, per emanciparle da un ambiente composto (per sua natura) da rigidi protocolli poco efficaci, indirizzandole verso una vita autonoma e pienamente responsabile.

Il passaggio successivo è stato, secondo i loro dettami, quello di far loro ottenere anche l’autonomia lavorativa. Con l’aiuto di un socio che metteva a disposizione terreno ed esperienza proprie, hanno così iniziato la coltivazione di un grande orto, i cui prodotti hanno ottenuto, in pochi anni, addirittura la certificazione biologica. Questa, di fatto, la differenza tra il lavoro vero – ossia quello che crea nella persona legittime aspettative – e il lavoro passatempo, ossia un nido precario dove trascorrere, per i propri cari, qualche ora al giorno (spesso senza far nulla), dove nascondere paure e disagi.

Un lavoro, quello agricolo, che li ha fatti crescere al punto da dover costituire, nel 2015, una Cooperativa tuttora operante nella gestione degli appartamenti, dalla quale sono usciti però sei anni dopo, per iniziare un nuovo, esaltante, impegno. Ossia istituire un fondo di investimento vincolato, sul quale depositare le risorse economiche di cui dispongono, utilizzandole per sopperire alle notevoli spese contabili e burocratiche, necessarie ad avviare al lavoro – quello vero – tante altre persone che soffrono il disagio mentale.

Con i “Mercoledì della salute” – l’ultimo gioiello che, con un po’ di (sana) presunzione hanno pensato – ideati per offrire un servizio di informazione primaria e qualificata ai cittadini comuni – e per i quali chiedono soltanto un po’ di disinteressata generosità da parte di Istituzioni e Privati, coltivando così la speranza di incrementare il patrimonio ancora troppo modesto. Grazie a una serie di donazioni – si augurano – con le quali dare vita a un laboratorio alimentare, dove si produrranno marmellate, passate e canestrelli dolci. Un metodo semplice di autofinanziamento che, in poco tempo, ritengono consentirà loro di organizzare un circolo virtuoso di inserimenti lavorativi, magari differenziati in ulteriori campi.

Perché la loro missione è da sempre quella di riuscire a soddisfare i bisogni di quanti, inciampati per caso in una buca della vita che si chiama malattia, senza alcuna colpa si scoprono del tutto inascoltati e privi di alcuna speranza per un futuro fatto di pari dignità.

Restituire loro quella speranza, facendoli sentire persone e non malati, portatori di diritti e non destinatari di beneficenza, così come peraltro previsto dalla Costituzione Italiana, rimane per l’Associazione un impegno assoluto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.