Con la deliberazione n. 36 del 30 novembre il Consiglio Comunale di Serravalle Scrivia ha approvato il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile, che sostituisce il Piano in vigore dal 2008, recependo i contenuti delle più recenti normative nazionali e regionali e le evoluzioni del contesto territoriale degli ultimi dodici anni.

Il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile è un documento fondamentale per operare nelle situazioni di emergenza, redatto secondo le linee guida della Regione Piemonte. Definisce nel dettaglio le modalità e le procedure per l’attivazione e l’intervento, in tempo “di pace” ed in emergenza, di tutte le componenti che fanno parte del Sistema Comunale di Protezione Civile, in relazione ai diversi scenari di rischio cui è soggetto il territorio comunale.

La redazione del Piano è stata suddivisa in varie fasi: si è partiti dalla verifica e dalla raccolta dei dati territoriali (amministrativi, di contesto, demografici, fisico-ambientali, socio-economici) per proseguire con la verifica e definizione degli scenari di rischio (mappatura pericolosità, vulnerabilità ed individuazione degli elementi esposti), la definizione del modello organizzativo (in tempo di pace e in emergenza) e la schedatura e dislocazione geografica delle risorse disponibili. Si è giunti infine alla definizione dei modelli d’intervento e delle procedure operative per ciascuna tipologia di rischio individuata.

Il Piano è composto da 4 parti di relazione (analisi territoriale, scenari di rischio, organizzazione e risorse, procedure di emergenza), 24 schede descrittive delle risorse del territorio (organizzative, infrastrutturali e strumentali), 17 schede di analisi delle criticità puntuali per i rischi frane ed esondazioni e 4 elaborati grafici (inquadramento territoriale, risorse strumentali, scenari di rischio idrogeologico, rischio incendi di interfaccia servizi tecnologici).

«…Per far sì che il Piano funzioni è necessaria la collaborazione di tutti i cittadini – sottolinea l’Assessore ai Lavori Pubblici, Bailo Antonino – in quanto, i comportamenti della popolazione interessata da calamità naturali devono essere ricondotti a quella che si definisce “Cultura di Protezione Civile” o di “Autoprotezione”, infatti una adeguata conoscenza e “preparazione” permette ad ognuno di noi, quando ci troviamo in situazioni a rischio, di affrontarle nel modo più adeguato. Proprio per questo motivo è intenzione dell’Amministrazione Comunale organizzare, quando la condizione pandemica lo consentirà, delle occasioni di incontro e confronto con i cittadini…».

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