Per il mondo contadino di una volta, il 20 gennaio era speciale perché poteva preannunciare la fine del freddo. Un antico proverbio afferma che “San Sebastiano porta la viola in mano”, ossia la natura si risveglia, dopo il lungo sonno invernale.

Oltre a sancire la minor rigidità delle temperature, si dice che  “San Sebastiano ha un’ora in mano”. Le giornate, oltre ad essere meno rigide, sono anche più lunghe.

Di contro però, il santo è uno dei mercanti della neve, insieme a sant’Antonio Abate e a san Biagio. In alcune regioni si dice “ A san Sebastiano fa un freddo cane” e si crede che una giornata serena indichi l’arrivo del maltempo. Il gelo però, sempre secondo i nostri nonni, sarebbe dovuto terminare il 3 febbraio.

Inoltre, si credeva che da questa data le galline ricominciassero a deporre le uova.

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