Agorà è il termine con il quale nell’antica Grecia si indicava la piazza principale della polis. Facendo esplicito riferimento al paese di Arquata Scrivia, la piazza principale è quella al cui vertice – o forse meglio la sommità – c’è il Palazzo Comunale. Essa è intitolata a Santo Bertelli.

Santo Bertelli nacque in Arquata Scrivia (Alessandria) il 1° novembre 1840, morì a Genova nel febbraio 1892. Nello studio Montecucco, si applicò contemporaneamente alla pittura e alla scultura, facendo rapidi progressi. S’iscrisse all’Accademia di Belle Arti in Genova nel 1857, allievo dell’Isola e del Frascheri. Nel 1867 vinse la pensione Durazzo, con la quale potè recarsi a Roma e perfezionarsi. Nella capitale acquistò buona fama come ritrattista.

Tornato a Genova si dedicò prevalentemente all’affresco. Fu scrupoloso seguace della scuola verista, rifuggendo gli atteggiamenti accademici ed aderendo incondizionatamente alla scuola grigia genovese, rinnovatrice della pittura italiana di paese e di figura. Raggiunse speciale verità e freschezza nella pittura religiosa e trattò con maestria anche l’acquaforte.

I suoi affreschi sono sparsi in tutta la Liguria ed in Piemonte. Si ricordano principalmente quelli di San Biagio in Val Polcevera, di Loano, Finale, Porto Maurizio, Albenga, Varazze, Voltri, di San Lorenzo della Costa, di Arquata. Tra le sue opere migliori: Ritratto dei Bingen; ritratto del pittore F. Gandolfi, Tirsi Amarilli e Clori; Le Marie al Sepolcro; Paesaggio; II Pincio; Romana (studio di costume all’acquerello); Madonna del Rosario; Ritratto di due bimbi; Vecchio maomettano seduto; Amazzone; Ritratto della marchesa Cambiaso-Petrano; Caccia alle farfalle; Ritratto dell’Arciduchessa Manette Tanska, datato 1879; La masseria dello Scrivia e vari studi di nudo femminile.

Fu anche scultore ed in relazione si elencano le terrecotte: Compiacenza, Piccola madre, Buoni amici, ed un paio di progetti per il monumento a Re Carlo Alberto. A lui spetta anche il merito di avere diligentemente conservato memorie e documenti sulla citata scuola grigia genovese, attiva in Liguria dal 1860 al 1890 e che ebbe frequenti contatti con i movimenti rinnovatori dei rivariani e dei macchiaioli.

Genova gli ha dedicato una via (Sampierdarena) ed Arquata Scrivia la piazza principale, elevandogli anche un monumento. Sue opere nelle Civiche Gallerie d’Arte Moderna di Genova e Savona e nelle raccolte dell’Accademia Ligustica di Genova e del Palazzetto Montecucco-Bertelli di Gavi Ligure.

Notizie tratte dal sito http://www.enricogallerie.com/

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