Ricevuto da FIAB Tortona Sezione Malabrocca e qui pubblicato

In riferimento alla delibera della Giunta Comunale che vuole vietare la circolazione dei velocipedi nell’area pedonale di via Emilia sud, FIAB Tortona Sezione Malabrocca rilascia queste osservazioni nella speranza che possano essere utili ad aumentare la sicurezza e la scorrevolezza della circolazione stradale nella nostra città.

Il fatto che il Comune di Tortona si sia dovuto trovare a prendere questa decisione, che riteniamo migliorabile e dopo diremo come, da un lato è una buona notizia: è il segnale che la mobilità dolce si sta diffondendo anche nella nostra città: il numero di biciclette e monopattini in circolazione è aumentato a tal punto da richiedere di essere in qualche maniera regolamentato.

Purtroppo, aumentando i velocipedi e monopattini in circolazione sono aumentate anche le situazioni di disturbo e pericolo, per lo più causate da comportamenti molesti e imprudenti dei singoli. Quando non funziona più il buon senso subentrano le norme e anche in questo caso tutti pagheranno per negligenze di pochi.

Nella delibera di Giunta si parla di interdire permanentemente alle biciclette e ai monopattini la zona pedonale che va da piazza Duomo a Piazza Roma. Se si procedesse analogamente per i comportamenti imprudenti di alcuni automobilisti che ancora non hanno imparato a dare la precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali si dovrebbe dunque vietare la circolazione a tutte le auto?

A nostro giudizio vietare il transito in area pedonale a velocipedi e monopattini può essere giustificato nei momenti di grossa affluenza di pedoni, ma appare invece immotivato, illogico e ingiusto nelle ore di scarso afflusso pedonale.

Giova ricordare che basterebbero già le prescrizioni del comma 4 dell’articolo 182 del CdS dove è previsto che le bici vadano condotte a mano nel caso in cui “le condizioni della circolazione siano di intralcio o di pericolo per i pedoni” senza necessità di apporre divieto generalizzato. Ma se si ritiene necessario rafforzare la prescrizione con un divieto specifico crediamo sia opportuno limitarlo agli orari effettivamente interessati da possibili situazioni di conflittualità.

Quello che ci preoccupa è il fatto che, se le bici non potranno più transitare in via Emilia, dovranno trovare soluzioni alternative, che inevitabilmente coinvolgeranno Via Giulia e Corso Montebello. Queste due vie sono molto strette e, se non adeguatamente attrezzate di corsia ciclabile e limite di 30 km/h, non saranno in grado di garantire sicurezza alle biciclette.

Chiudere l’area pedonale alle biciclette e ai monopattini senza individuare per loro un percorso alternativo, a nostro giudizio, sposterà semplicemente il problema senza risolverlo.

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