Oggi, a distanza di 9 anni dalla sua scomparsa, è il giorno in cui ricordare particolarmente Andrea Carrea, detto Sandrino (Gavi Ligure, 14 agosto1924 – Cassano Spinola, 13 gennaio2013), che è stato un ciclista su strada italiano.

Professionista dal 1949 al 1958, vinse una tappa al Tour de Romandie. Corridore dalle buone doti di passista, in corsa Carrea era il motore da traino di Fausto mentre Ettore Milano era lo psicologo di Coppi.

Debuttò nel 1940 e durante la seconda guerra mondiale fu anche internato in Germania.A fine 1949 passò professionista nella Bianchi di Coppi e da qui lo seguì in otto Giri e due Tour de France, corsi con la Nazionale italiana.
La sua figura, forte e gentile, è il manifesto di un Italia anni ’50 laboriosa e silenziosa. E tanto sudore. Riuscì perfino ad avere l’onore di indossare la Maglia Gialla alla fine della nona tappa del Tour de France del ’52 che il giorno dopo andò, naturalmente a Coppi.

A Cassano Spinola, paese in cui riposa ed in cui ha vissuto a lungo, ne tengono vivo il ricordo con sue foto e immagini durante la sua attività sportiva. E’ bello identificare i grandi campioni con i luoghi in cui hanno vissuto. E’ un segno autentico di identità.

Principali risultati agonistici:
3° 22° tappa – Tour de France (FRA) 1952
4° 6° tappa – Tour de France (FRA) 1951
3° Coppa Placci (ITA) 1950
2° 1° tappa – Giro d’Italia (ITA) 1949
3° Giro del Piemonte (ITA) 1948

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