C’era una volta a Novi Ligure una struttura fissa chiamata Cavallerizza.
E prima di andare oltre, scomodo la Treccani per cercarne la definizione più appropriata.
Cavallerizza s. f. [dallo spagn. caballeriza; cfr. cavallerizzo]. – 1. Pista, all’aperto o al coperto in apposito edificio, destinata all’insegnamento e all’esercizio dell’equitazione a scopi militari o civili. 2. Arte di ammaestrare cavalli e di cavalcare.
Ora che ne abbiamo dato una definizione, provo a dare una immagine storica locale.
Più o meno intorno al 1840 erano di stanza a Novi due squadroni del Reggimento “Nizza Cavalleria”. Erano acquartierati a spese del Comune all’inizio dell’attuale via De Ambrosis, di fronte all’orfanotrofio (oggi Biblioteca), all’incirca dove sorge la Bioindustria. La Cavallerizza fu probabilmente costruita poco dopo, a spese dello Stato, in fondo al prato utilizzato come “Maneggio”, luogo di esercitazione dei cavalieri. La “Cavallerizza” aveva pertanto le stalle dove venivano alloggiati i cavalli e dove era possibile un addestramento al coperto. Nel 1882, fu deciso di stanziare a Novi due reggimenti, uno di fanteria e uno di artiglieria e di costruire nuove caserme sulla strada per la Pieve, dove sono tuttora. I reggimenti di cavalleria lasciarono definitivamente Novi nel 1889 e furono trasferiti a Fossano e a Voghera.
Nello scorrere degli anni, quegli antichi locali destinati ad uso Cavallerizza, tutti li ricordano in un tempo più recente, ma non così prossimo, di quando c’era il mercato coperto della frutta.
Poi anch’esso lasciò il posto libero, che nessuno più occupò. E la struttura inizio il suo lento ma graduale decadimento. Crolli e incendi addirittura.
Nel 2015, il Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Novi Ligure sosteneva che: “Il costruito esistente con valenza storica e monumentale, quale è la Cavallerizza con i suoi archi e capriate di pregio, può essere conservato solo se inserito in interventi urbanistici che ne assicurino l’utilizzo. E’ stato dimostrata in moltissimi casi quanto sia inutile restaurare una costruzione che non verrà utilizzata. La mancanza di manutenzione ne sancisca la morte. La conservazione della Cavallerizza richiedeva una progetto complessivo, una visione che non c’è stata”.
Nel tempo più recente una brutta notizia: “Incendio nell’area della Cavallerizza, a Novi Ligure, adiacente a piazza Pernigotti, meglio conosciuta dai novesi come piazza del Maneggio. Per cause ancora da accertare, una automobile da tempo abbandonata ha preso fuoco intorno alle 23.30 di ieri, venerdì 26 giugno 2020. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri. Non si registrano feriti”.
Un’altra botta ad una struttura che sta in piedi – nella parte retrostante ha impalcature in appoggio alla superficie esterna – ma non garantisce nulla di certo.
Di certo è che non si presenta come un bel biglietto da visita per la città, quando invece potrebbe esserlo. Così, considerata la posizione a ridosso del centro, è un pugno in un occhio! Il Teatro Marenco? Si, va bene, ma il resto aspettiamo che crolli per poi riedificare ex novo?
Teniamo conto che le auto vengono posteggiate esattamente a ridosso di questa struttura, evidentemente si ritiene che sia “messa in sicurezza”. Già, ma fino a quando?
A corredo trovate qualche immagine.