C’è una pagina Facebook che si chiama: “Antiche chiese e strade di Novi Ligure – Alessandria”, che poi è diventata un libro “La Novi guelfa” di Andrea Scotto, o viceversa. Fatto sta che c’è materiale dell’autore – quanto ne basta – per fare la conoscenza di angoli novesi ancora inesplorati.

Prendiamo ad esempio “Il Giudizio di Paride” – “Alessandro Magno alla conquista di Tiro” – “Orfeo che rende mansuete le belve”, tre affreschi del palazzo medievale di via Roma (a fianco della Chiesa Collegiata) a Novi Ligure (AL)

Questa città merita di essere visitata non solo per le sue chiese, ma anche per le facciate dipinte dei suoi palazzi. Già nel XV secolo le famiglie più importanti utilizzavano le facciate dei propri edifici come una pagina bianca da riempire di illustrazioni: anche qui, come in tante altre città italiane, si affermarono soggetti tratti da storia e miti dell’antichità classica, riscoperti e attualizzati da letterati e artisti dell’Umanesimo.

Questi affreschi, riscoperti e restaurati negli anni Novanta del XX secolo, sono una delle poche sopravvivenze di epoca medievale in una città che, tra il XVII e il XVIII secolo, è stata interessata da una estesa trasformazione in stile barocco.

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