Quella di Santa Croce è una antica fiera cittadina ispirata alla scheggia della croce conservata in Cattedrale, che la tradizione ritiene derivi dalla croce di Gesù Cristo.  

Fiera di Santa Croce a Tortona è, nel richiamo alla memoria, legata ad un appuntamento che piace ricordare a tutti i tortonesi: la tombola di Santa Croce, legato alla ricorrenza della festa patronale di Tortona. E’ oltre un secolo che, presente ogni anno nei programmi dei festeggiamenti, richiama una marea di gente – tortonesi e non – a gremire la piazza del Duomo. 
A esser precisi si parla per la prima volta della tombola già nel1867. Saltuariamente fu organizzata fino all’apparire del nuovo secolo, quando venne compresa nel programma dei festeggiamenti di santa Croce a partire dal 1902. La tombola entrava così ufficialmente nel programma delle manifestazioni di Santa Croce, per merito di un attivo Comitato Promotore delle feste, che operava in stretto contatto con il Comune. Da quel momento gli uni e l’altro si rimboccarono le maniche e subito si misero al lavoro: furono chieste le debite autorizzazioni all’Ufficio del Lotto di Torino ed al Prefetto di Alessandria, fu chiesto al Comune di Voghera il prestito del tabellone dei numeri e, soprattutto, si cominciò a vendere le tremila cartelle. Niente fu lasciato al caso: tutto procedette secondo un rituale preciso e complesso, che curò ogni dettaglio compresi i ricchi premi. Per il vincitore era in palio un calesse con cavallo bardato di tutto punto. Furono premiati il terno (£.50), la cinquina (£. 100) e la tombola. Alla fine, dalla vendita dei biglietti, risultò un ricavo lordo di £. 1649,45, mentre piuttosto modesto fu l’utile netto da destinare in beneficenza all’asilo infantile, poiché le spese di organizzazione furono considerevoli (acquisto dei premi, allestimento e addobbo del palco, stampa di manifesti, compenso allo scrivano, ecc.), anche se la parte più consistente dei ricavi fu inghiottita dalle voraci fauci del fisco, per tasse di concessione e tasse di bollo. 
Presto ci si rese conto che quel primo premio creava situazioni imbarazzanti (non tutti potevano disporre di una stalla e di un portico) perciò dal 1904 i premi furono assegnati in soldi contanti. 
Ormai la tombola si era definitivamente affermata e da allora costituì sempre un grande richiamo per la festa di Santa Croce, anche se – come vuole la tradizione – spesso era disturbata dalla pioggia. Lo scopo era la beneficenza e tutti guardavano con favore a questa manifestazione e tutti assicuravano la propria collaborazione.  

Testo storico estratto da un racconto di Armando Bargaglio 

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