Il Comune di Serravalle Scrivia, attraverso le pagine del suo sito, ricorda così la data del 25 aprile

Quest’anno, per la necessità di attenersi rigorosamente alle disposizioni finalizzate al contrasto ed al contenimento del contagio da Covid 19, la cittadinanza e l’Amministrazione Comunale, a Serravalle come nel resto dell’Italia, non potranno purtroppo celebrare nelle consuete forme la solennità nazionale del 25 Aprile, 75mo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Quest’anno, per la prima volta nella storia della Repubblica, nessun corteo attraverserà la vie del nostro paese sfilando davanti ai luoghi della nostra memoria collettiva; nessuna orazione interrogherà le nostre coscienze sull’eredità dell’antifascismo e della Resistenza, sull’orrore della deportazione e dello sterminio; nessun serravallese potrà partecipare in rispettoso silenzio alla deposizione delle corone per onorare il Sacrario dei Martiri della Libertà dove risposano i nostri giovani caduti nella Lotta per la Liberazione e nei lager tedeschi, davanti al monumento a Mario Roberto Berthoud, nel parco pubblico che porta il nome dei nostri ragazzi caduti alla Benedicta trucidati alle falde del Monte Tobbio in quella tragica Pasqua del 1943. Tutto ciò non sarà possibile, pertanto il Comune di Serravalle Scrivia, prendendo spunto dalle parole dello scrittore Michele Serra “…Per un momento di memoria vera bastano anche il fiore deposto, il gesto grato, lo scorcio di muro, la fotografia, il portone, la lapide, il cippo, la breve sosta silenziosa. Basta un minuto per sentire che oggi è il 25 aprile…” ha ritenuto di affidare a ciascuno dei suoi cittadini un compito prezioso, impegnare – se possibile – un pò del tempo che molti sono costretti a trascorrere in casa, per i drammatici effetti della pandemia, al doveroso personale esercizio della memoria dell’antifascismo, della Resistenza e della Lotta di Liberazione, con una buona lettura, un documentario oppure un film, per conoscere, per approfondire, per riflettere. A questa esortazione, l’Amministrazione Comunale accompagna un’immagine ed un testo: una fotografia in bianco e nero, datata 26 aprile 1945, che ritrae la folla dolente dei serravallesi riunitasi a Porta Genova, per riabbracciare le salme dei martiri della Benedicta avvolte nel tricolore, nel giorno del lutto cittadino, del solenne funerale; il testo della canzone “Siamo i ribelli”, composta nel marzo 1944, dai partigiani, alla Cascina Grilla, nei pressi del monte Tobbio:

Funerali ai Martiri della Benedicta

“Dalle belle città date al nemico fuggimmo un dì su per l’arida montagna, cercando libertà tra rupe e rupe, contro la schiavitù del suo tradito. Siamo i ribelli della montagna viviam di stenti e di patimenti ma quella fede che c’accompagna sarà la legge dell’avvenir ma quella fede che c’accompagna sarà la legge dell’avvenir. Lasciammo case, scuole ed officine, mutammo in caserme le vecchie cascine, armammo le mani di bombe e mitraglia, temprammo i muscoli ed i cuori in battaglia. Siamo i ribelli […] Di giustizia è la nostra disciplina, libertà è l’idea che c’avvicina, rosso sangue è il color della bandiera partigiana è la forte e ardente schiera. Per le strade dal nemico assediate, lasciammo talvolta le carni straziate, sentimmo l’ardor della grande riscossa, sentimmo l’amor per la patria nostra. Siamo i ribelli […]”.

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