Il 2 Febbraio si festeggia la Candelora, ovvero la ricorrenza che celebra la presentazione di Gesù al Tempio, quaranta giorni dopo la nascita. Il nome ‘Candelora’ nasce dalla tradizione popolare di benedire e di distribuire ai fedeli le candele di Gesù che si dice difendano contro calamità e tempeste. La Candelora, il cui termine deriva dal latino Candelorum, è quindi una ricorrenza cristiana che viene celebrata il 2 febbraio e che ricorda la presentazione di Gesù al Tempio. Infatti ogni primogenito maschio del popolo ebraico era considerato offerto al Signore, ed era necessario che dopo la sua nascita i genitori lo riscattassero con l’offerta di un sacrificio.

Il 2 febbraio cade proprio 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù, ed in quella data Maria e Giuseppe portarono Gesù al tempio di Gerusalemme per compiere quanto stabilito dalla legge ebraica.

La festa è anche detta della purificazione di Maria perché secondo l’usanza ebraica dopo 40 giorni dalla nascita di un maschio la madre considerata impura doveva recarsi al tempio di Gerusalemme per purificarsi, come narrato nel Vangelo di Luca. Questa impurità durava 40 giorni per un figlio maschio e 66 giorni per una femmina.

Una data che nella tradizione popolare abbonda di proverbi e che a detta di molti crocevia della seconda parte della stagione fredda. Purtroppo le credenze popolari variano da regione a regione e in alcuni casi sono discordanti tra di loro…

La peculiarità è data dal fatto che i detti legati alla Candelora variano da zona a zona sulle varie regioni d’Italia, tanto che in diversi casi il significato dato viene visto in senso addirittura del tutto opposto.

Tra i detti più sentiti e citati sulla Candelora primeggia il seguente: ”Madonna della Candelora’ dell’inverno sèmo fòra’ ma se piove o tira vento, de l’inverno semo ancora dentro.”In sostanza, sulla base di questa tradizione, la Candelora sancirebbe la fine dell’inverno, ma se il tempo è brutto allora l’inverno durerà un altro mese almeno. Ce n’è per tutte le zone d’Italia: in Romagna, a Trieste, per il nostro Piemonte, a Napoli, a Foggia e chissà in quante altre località.

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