Sandrino Carrea morì il 13 gennaio 2013 per un malore improvviso, nella sua casa di Cassano Spinola (Alessandria). A sei anni dalla sua scomparsa il Comune di Cassano Spinola, questa mattina, presso il cimitero comunale dove si trovano le sue spoglie, lo ha ricordato alle 10.30 con una cerimonia in suo onore. All’anagrafe Andrea Carrea ma per tutti “Sandrino” era, insieme a Ettore Milano, “angelo custode” di Fausto Coppi. Scelti entrambi, per aiutare il Campionissimo, da Biagio Cavanna , il massaggiatore cieco che tastava i muscoli e indovinava le carriere, i due non hanno vinto mai in prima persona, Fausto vinceva anche per loro che lavoravano per lui portandogli in corsa acqua, panini, conforti vari, tubolari, amicizia.
Don Giuseppe Turrici, parroco del Sacro Cuore di Novi Ligure, accompagnato dai presenti e dopo la deposizione della corona di alloro del Comune di Cassano, ha impartito la sua benedizione esprimendo tutta la sua soddisfazione per essere lì. Ha inoltre chiesto ai più giovani di prendere Carrea come esempio per la sua costanza, per il suo senso di abnegazione e per la sua umiltà. Dicendo: “Nella vita vince chi con impegno si dà da fare sempre “.
Gino Bottaro, che è anche colui che ogni anno organizza questo incontro fatto di ricordo e commemorazione, ha dato il suo saluto: “Quest’anno partirà un Giro d’Italia che è un giro infinito, e di Sandrino mi piace ricordare di quando un giorno al Tour de France del 1952 Carrea si trovò in maglia gialla. Arrivato al traguardo non si rese conto di aver conquistato la maglia gialla e tornó tranquillamente in albergo come sempre. Dopo poco un gendarme corse a riprenderlo per riportarlo alla cerimonia di premiazione. Quando Carrea incontrò Coppi provò a scusarsi ma fu immediatamente bloccato dal Campionissimo. Il giorno dopo il suo capitano gli “prese” la maglia gialla scalando l’Alped’Huez e arrivò da dominatore a Parigi”.
La parola passa al Sindaco di Castellania, Sergio Vallenzona, che si è espresso così: “Ho avuto la fortuna di conoscerlo direttamente, ed è stato fondamentale, mi metteva un po’ d’ansia sulle prime. Non sapevo mai se era contento, poi mi metteva gioia perché in effetti era sempre contento. Quest’anno abbiamo la Cassano-Castellania, che è nel nome dei Campionissimi e mediaticamente non è poco. Però sapere che c’è Sandrino lì che ci controlla, ci sprona a fare qualcosa di bello e sicuramente lo facciamo, perché stiamo lavorando bene”.
Altro intervento da parte di Alessandro Busseti, Sindaco di Cassano Spinola. “Vorrei ricordare i miei genitori, perché mio padre l’ho visto piangere quando morì Fausto Coppi e ed era suo grande amico, mentre mia mamma era molto amica di Sandrino Carrea. Lei mi ha raccontato molte cose di allora, di quando erano giovani. Siamo molto orgogliosi di avere un concittadino così importante, famoso e vogliamo ricordarlo con una tappa del Giro d’Italia femminile, quindi un altro grande momento per ricordarlo”. Un breve saluto di Stefano Gabriele, Assessore allo Sport del Comune di Novi Ligure, quasi scusandosi per l’intervento. Qualche parola anche da Gianni Malfettani di Novi Ligure, appassionato delle due ruote. Giancarlo Coppi, presidente del gruppo ciclistico A.s.d. Costante Girardengo di Cassano Spinola, ha portato il suo saluto ed un particolare ricordo. “Ricordo, era un giorno del 2009, era d’estate e son venuti ed intervistare Sandrino per il prossimo cinquantesimo della morte di Fausto. Ricordo bene di quando mi guarda un po’ pensieroso e mi dice, ma perché sono venuti ad intervistarmi sei mesi prima? Non è che pensano che io per quel giorno….”. La chiusura ancora a Bottaro con queste parole: “questa è stata una cerimonia umile come voleva Sandrino, senza squilli di tromba”.