Podigliano è una frazione del comune di Sant’ Agata Fossili

Proprio salendo verso Sant’Agata, sulla destra scorgi appena il cartello. Il piccolo gruppo di case è quasi nascosto su quel poggio. Di per sé diresti “non c’è nulla da vedere”. E invece c’è un castello che è difficile trovare nel circondario. Bello!

Di proprietà privata, pare strano che non si apra mai per farci una visita. Nemmeno il Fai di Tortona credo abbia mai tentato. E vorrei essere smentito apertamente. Poi c’è una bella chiesetta. Un’ottima vista. L’aria salubre.

Prendo spunto da pubblicazioni per parlare del luogo.

Gian Michele Merloni del 1989
Castelli, Torri e luoghi fortificati del Tortonese antico

PODIGLIANO

Località del Vescovato di Tortona, e come tale ricordata nel privilegio di papa Adriano IV nel 1157, munita di importante fortilizio, investita ad una famiglia signorile di origine manfredinga, ramo o quantomeno affine ai Montemerlo, che assunse la denominazione del luogo.

Il castello di Podigliano

Il castello nel 1305 era in possesso di Benedetto Busseti q. Melchiorre, già feudatario di Stazzano, al quale gli arbitri milanesi Mosca e Guido della Torre imponevano di consegnarlo nelle loro mani. Nel 1409 era dei Rampini di S. Alosio insieme con Malvino, Cuquello, Carezzano Superiore e Inferiore e Ripario.

Anticamente Podigliano fu capitale del Vescovato e come tale, sede del Vicario temporale: non è noto per quali tragici eventi, probabilmente nella seconda metà del sec. XIV, la località decadde a tal punto che il capoluogo del dominio episcopale dovette essere trasferito a Carezzano.

Il castello di Podigliano, che possedeva un grosso torrione, fin tanto che potè assolvere ai suoi compiti di difesa, fu riservato a residenza dei Vescovi di Tortona, che vi si rifugiavano nei momenti di pericolo o per la villeggiatura durante la bella stagione. Nella seconda metà del XV secolo, mons. Michele Marliano (1461-1475) chiedeva a Galeazzo Sforza l’autorizzazione a riedificarlo nelle forme primitive, ma non abbiamo notizie che l’istanza sia stata accolta.

La torre del castello o quanto rimaneva dell’antico maniero, diroccò in seguito al terremoto del 1828, cosicché il materiale risultante venne utilizzato per il restauro della chiesa parrocchiale di S. Agata, che nello stesso evento aveva riportato gravi danni.

Il maniero attuale, sul sedime dell’antico, fu edificato, in epoca recente, dalla famiglia del comm. Bottaro, sua attuale proprietaria, incorporando nella costruzione una superstite torre – colombara dell’antico castello.

Scriveva Mons. Clelio Goggi nella sua STORIA dei Comuni e delle Parrocchie della Diocesi di Tortona

Podigliano è un gruppo di case poste sopra un poggio. Nelle antiche carte è scritto Pugliano, in dialetto è Pudian o Pughian. Civilmente faceva parte del Vescovato. (…) Era munito di castello.

(…) Sulla sommità del poggio che termina con una ripa, sta una chiesetta intitolata a S. Michele che i competenti giudicano del 1000 e forse anche anteriore. Il Gabotto dice che era parrocchia, però non comparisce nel catalogo del 1523.

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