Sabato 19 luglio si è riunito l’operativo Agostiniano Valborbera con l’impulso del Comitato Rovello e del suo responsabile Enrico Ravazzano; il primo incontro si è tenuto per focalizzare gli obiettivi progressivamente scaturiti negli anni, attorno al cammino di Sant’Agostino, in particolare quali località toccarono le sue reliquie per giungere a Pavia, quali altre località presentano culti agostiniani, ecc.

L’evento ha avuto un ritrovo iniziale a Serravalle presso l’Oratorio del Bianchi già convento agostiniano – da notare che in zona sono presenti altre memorie affini non ancora censite – e gli argomenti trattati sui quali lavorare per il futuro sono stati: la definizione del percorso preciso della traslazione delle reliquie, i luoghi di possibili transito e sosta per i pellegrini, camminatori e visitatori dei luoghi in valle di interesse monastico e dove ci fu presenza dei religiosi Agostiniani e loro “filiazioni” lungo la storia, presenza delle confraternite che come noto si sono succedute ai grandi Ordini sia monastici che cavallereschi nel gestire i punti di transito, predisposizione per incentivi di valorizzazione verso eccellenze locali.

I lavori sono iniziati con la celebrazione della Messa officiata da don Giuseppe Turrici già Parroco di Rocchetta Ligure

L’incontro-dibattito si è tenuto proprio a Rovello perche Sant’o’Agostino ne è patrono e perché da anni esistono scambi ed amicizia con l’Associazione storico-culturale S.Agostino di Cassago Brianza; il vicepresidente dell’Associazione, Massimo Didoni, intervenuto per l’occasione, ha apprezzato questo tipo di progettazione a cui ha dato il suo appoggio

Il prossimo appuntamento sarà in autunno per iniziare ad esaminare progetti in modo da fare rete con e tra realtà simili; va detto che sono stati molto apprezzati i contributi di relatori che gli organizzatorisi ringraziano sentitamente, in particolare:
Silvia Gogna responsabile associaz. agostiniana Val Borbera e consigliere Comunale Mongiardino Ligure; il prof. Renato Casati e Gian Paolo Vigo ricercatori storici; Silvio Piella responsabile CAI Novi Ligure; in videoconferenza il prof. Mauro Delcanto ricercatore storico; infine, il contributo di Claudio Gnoli del Comune di Volpedo, operatore culturale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.