Vi siete mai chiesti qual è il ruolo di una confraternita ed il suo significato? Un po' ovunque, e parlo del basso Piemonte, ma anche della Liguria, fino ad allargarsi a territori che abbracciano l'Italia intera, capita di vedere nelle processioni religiose l'accompagnamento di persone con tuniche, talvolta incapucciati, che danno ordine alla celebrazione e organizzano. Ad alcuni potrebbe apparire un antico movimento folcloristico con un fascino particolare.
Ci vorrebbe un'enciclopedia per raccontare di tutte le confraternite sparse ovunque a custodire antichi oratori e pregiati crocifissi. Ma qui si vuole, proprio perchè si ritiene appartengano alle Storie di Territori, dare un risalto a presenze non marginali. Semmai, nel tempo e in alcune località, un po' scomparse col cambio delle generazioni.
La confraternita è una corporazione composta di fedeli in prevalenza laici, canonicamente eretta e amministrata con lo scopo di promuovere la vita cristiana per mezzo di speciali opere dirette al culto divino e alla carità verso il prossimo. È caratterizzata da un’aderenza volontaria, dalla parità fra i soci, dall’autonomia d’intervento. Durante l’Età moderna, questa tipologia associativa registrò una presenza capillare sia in ambiente urbano che rurale.


Per confraternita si intende, ai sensi dei canoni 298 e seguenti del vigente Codice di diritto canonico: “Un’associazione pubblica di fedeli della Chiesa Cattolica che ha come scopo peculiare e caratterizzante l’incremento del culto pubblico, l’esercizio di opere di carità, di penitenza, di catechesi non disgiunta dalla cultura”.
Si hanno cenni dell’esistenza delle confraternite sin dall’epoca romana. All’epoca le confraternite, tra le varie attività, trasponevano le Sacre Scritture al popolo spesso analfabeta. Oltre a ciò, i Confratelli avevano ed hanno mantenuto tutt’ora il compito di assistere gli infermi, del suffragio dei defunti, di provvedere alla carità verso i poveri e gli stranieri e di raccogliere somme da destinare alle elemosine.
La Confraternita è un’associazione pubblica di fedeli della Chiesa Cattolica che ha lo scopo di incrementare il culto pubblico e di svolgere opere di carità e penitenza, di catechesi non disgiunta dalla cultura.
Ha sede in una Chiesa o in un Oratorio ed è istituita con formale decreto dell’Autorità ecclesiastica che sola la può modificare o sopprimere.
Si possono distinguere almeno quattro tipologie di associazioni.
Confraternite di Devozione che consentono una partecipazione più diretta dei laici alla liturgia (esempio il culto del S Rosario)
Confraternite dei Penitenti che pongono l’accento sul rigore di comportamento richiesto agli iscritti e sulla necessità del pentimento e della penitenza.
Confraternite di Mestiere (Le cosiddette Arti) che prestano ai membri di una stessa professione servizi di “mutuo soccorso” e una base di rappresentanza per la categoria.
Confraternite di Beneficenza, dette Misericordie, che offrono assistenza secondo le sette opere di misericordia spirituali (Dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati,vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare i malati e i carcerati, seppellire i morti) e le sette opere di misericordia corporali (consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste.).


La nascita delle Confraternite si può far risalire senza ombra di dubbio ai primi secoli dello scorso millennio, e sin dalle origini sono state una esperienza di comunione e di partecipazione in campo spirituale (CULTO) ed in campo sociale: cura degli infermi, appestati, lebbrosi, soccorso alle popolazioni colpite da calamità e a dare sepoltura alle persone abbandonate (VOLONTARIATO).
Le prime Confraternite furono dedicate ai Santi Protettori e molti furono i sodalizi che presero il nome di categorie artigianali come i macellai, i falegnami, palafrenieri ecc. In quell’epoca, in assenza di strutture sociali e di personale specializzato, le opere di misericordia corporali e di carità erano affidate al clero e a persone di buona volontà che con umiltà affiancavano i religiosi nel soccorso ai bisognosi in applicazione degli insegnamenti del Vangelo. Per difendersi dal contagio di molte malattie infettive i volontari usavano ricoprirsi con sacchi di iuta imbevuti di calce, da questo fatto l’origine della attuale veste che costituisce la divisa di ogni Confraternita come manifestazione esteriore di fede.