Camminando per la via principale di Voltaggio, intitolata a a S. Giovannia Battista de Rossi, si scorge a mezza altezza una lapide commemorativa posta su un portone di un antico palazzo, essa recita così: CASA PATERNA DELLA B. SUOR MARIA REPETTO – LA MONACA SANTA DELLE BRIGNOLINE

Maria Maddalena Pellegrina Repetto, nacque a Voltaggio (Alessandria) il 31 ottobre del 1807, nell’Arcidiocesi di Genova, da Giovanni Battista e Teresa Gazzale. Il padre era notaio e personalità particolarmente stimata in paese; la madre era la figlia del sindaco, donna caratterizzata dalla fierezza di temperamento e dalla laboriosità; entrambi erano modelli di vita cristiana.

Maria fu il primo frutto dell’amore dei suoi genitori. La nascita, prematura, avvenne non senza qualche difficoltà, tanto che la neonata venne battezzata immediatamente dall’ostetrica. La situazione migliorò nel giro di poche ore e l’indomani la bambina venne portata nella chiesa parrocchiale per completare i riti battesimali. Le vennero imposti i nomi di Maria Maddalena Pellegrina.

Maria fu la prima di undici figli. Passò la fanciullezza e parte della giovinezza aiutando la mamma nelle faccende domestiche e dedicando il suo tempo libero a opere di culto e di carità verso i poveri del suo paese.

A 22 anni entrò nell’Istituto delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario, dove già l’aveva preceduta una sorella minore, Giuseppina. Di fronte alla scelta, possibile nella sua congregazione, tra il servizio ai poveri e la vita claustrale, suor Maria scelse la seconda: come tale rimase pressoché tutta la vita nella Casa Madre della Congregazione. Avendo già una lunga esperienza di cucito, rammendo e ricamo, in maniera più che naturale venne assegnata a tali mansioni.

Il colera, che fece strage a Genova nel 1835, la strappò dalla contemplazione. Suor Maria aveva 28 anni e affrontò tranquilla la sua nuova missione.

Come infermiera preparava farmaci e serviva i malati e con la sua squisita carità porta serenità tra tanti infermi. E quando il morbo decrebbe e sparì, mentre i beneficati si diffondevano in elogi e le autorità preparavano decorazioni per le Figlie di Santa Virginia, Suor Maria tornò al silenzio del convento di Monte Calvario.

Maria aveva cominciato presto, da ragazza, se non addirittura da bambina, a ricamare, ma con l’età la sua vista si indebolì; allora per qualche tempo si occupò in infermeria delle consorelle inferme.

Nel 1868, quando le Brignoline si trasferirono a Marassi per permettere la costruzione della stazione ferroviaria di Genova Brignole, le fu affidato l’incarico di portinaia. Suor Maria accoglieva tutti con benevolenza e sapeva dare parole di conforto, di consiglio, di raccomandazione, pur nelle poche parole; tanto che la gente la chiamava la monaca santa.

Il logorio degli anni e l’indebolimento della vista fecero sì che nel 1889, a 82 anni, fosse esonerata da tutti gli incarichi e trasferita in infermeria. Accettò con rassegnazione e pazienza, ma con assoluta serenità, i malanni della vecchiaia, sempre attenta a non dare fastidio.

Negli ultimi giorni di vita guarì in maniera immediata, imponendo le mani, Suor Virginia Raffo e la novizia Anna Maria Barboro. Morì il 5 gennaio 1890 e le sue reliquie sono venerate nella chiesa della Casa Madre di Genova.

Ne furono dichiarate le virtù eroiche il 4 luglio 1968 da papa Paolo VI. Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1981, a Roma.

I resti mortali della Beata furono racchiusi in un’artistica urna d’argento, sulla quale è incisa un’epigrafe dettata dal Cardinale Giuseppe Siri. Sono venerati nell’altare a lei dedicato nella cappella della Casa Madre, a Genova.

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